Secondo il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, è urgente rivedere l’approccio alla migrazione, superando sia quello troppo caritatevole sia quello predatorio, che definisce sbagliato. Meloni ha sottolineato l’importanza di una cooperazione strategica e paritaria, piuttosto che di relazioni di mero assistenzialismo o sfruttamento.
“Abbiamo attraversato molte crisi, ma ogni crisi è un’opportunità. Per esempio, ora in Europa abbiamo un problema di risorse energetiche e l’Africa invece è potenzialmente un grande produttore di energia,” ha osservato la premier. La sua visione è quella di creare accordi strategici che possano beneficiare entrambe le parti, sfruttando le risorse e le capacità di ciascuna regione.
Meloni ha inoltre evidenziato il problema delle organizzazioni criminali che traggono profitto dalla disperazione dei migranti. “Ci sono persone che fanno un sacco di soldi sfruttando la disperazione delle persone fragili, e noi non possiamo permetterlo, perché queste organizzazioni stanno diventando molto potenti, ma non si preoccupano dei diritti umani e degli esseri umani,” ha dichiarato. Questo fenomeno non riguarda solo l’Italia, ma anche altri paesi come Malta, dove la situazione è simile.
La lotta contro i trafficanti di esseri umani è una priorità per il governo Meloni. “Le organizzazioni criminali vogliono decidere chi ha diritto di entrare nel nostro Paese e chi no,” ha affermato. Per contrastare questo problema, il governo italiano ha introdotto decreti flussi triennali, ampliando le quote di ingresso, in particolare per le nazioni che collaborano nella lotta contro il traffico di esseri umani.
Questa strategia mira non solo a controllare meglio i flussi migratori, ma anche a stabilire rapporti più equi e sostenibili con i paesi di origine dei migranti. La cooperazione strategica, secondo Meloni, rappresenta il futuro delle politiche migratorie, abbandonando approcci inefficaci e dannosi in favore di soluzioni che rispettino la dignità umana e i diritti fondamentali.